Perché assumere integratori doping free?
Chiunque si occupi di integrazione alimentare nello sport a livello professionale non può che avere una posizione intransigente nei confronti del doping, del suo utilizzo e della sua diffusione.
L’integrazione alimentare specializzata per lo sport ha la finalità di sostenere l’atleta nella pratica della disciplina sportiva amatoriale ed agonistica, nel pieno rispetto della sua fisiologia, e quindi senza alterare i suoi limiti prestativi e senza danneggiare in alcun modo la sua salute, anzi, con la finalità primaria di migliorare il suo benessere psico-fisico.
Lo scopo oggettivo dell’utilizzo dell’integrazione sportiva è quello di permettere un uso efficiente delle risorse fisiologiche dello sportivo e attivare un’azione di contrasto e prevenzione rispetto a quelli che possono essere gli aspetti negativi di una pratica sportiva intensa.
Il catabolismo muscolare lo stress ossidativo, gli stati infiammatori cronici, possono compromettere seriamente lo stato di benessere di uno sportivo e per questa ragione bisogna prevenire questi fenomeni con le giuste scelte nutrizionali, all’interno delle quali rientra l’uso selettivo di prodotti di integrazione alimentare certificati doping free.
GJAV integratori alimentari doping free
La cultura di uno sport pulito deve essere sostenuta di pari passo a quella della cura della salute individuale. L’informazione ha e può assumere un ruolo preventivo di carattere generale sia nei confronti dell’atleta che nei confronti del personale sanitario, del corpo docente e presso i preparatori atletici, categorie queste ultime a diretto contatto con i giovani.
Sul sito è possibile trovare e scaricare copia dei test anti doping relativi alla test doping free di ogni lotto di produzione.
Perché possono essere presenti delle sostanze dopanti negli integratori per lo sport?
I risultati degli studi recentemente condotti su integratori per sportivi utilizzati da atleti hanno dimostrato che molti di questi prodotti sono contaminati da sostanze dopanti, compresi steroidi anabolizzanti e stimolanti.
Purtroppo le etichette di questi prodotti raramente indicano che essi contengono sostanze vietate, tranne per quei prodotti provenienti da USA, UK ed altri mercati extra comunitari laddove la normativa permette ai produttori di commercializzare prodotti contenti attivi che sono degli agenti dopanti (anabolizzanti, pro-ormoni, stimolanti etc).
È opportuno considerare che alcuni produttori utilizzano nomi diversi o di fantasia per indicare una stessa sostanza.
In Europa di recente ci sono stati numerosi casi di atleti appartenenti a discipline diverse (corsa, calcio, nuoto etc), il cui test antidoping è risultato positivo per lo stimolante vietato Metilesanamina, sostanza che si trova comunemente negli integratori termogenici. La Metilesanamina nota alla cronaca anche con il nome Dimetilamilamina, Geranamina, Forthane, 2-amino-4-metilesano, estratto di radice di geranio e olio di geranio. Sebbene uno di questi nomi può essere elencato tra gli ingredienti di un integratore, quasi sicuramente non sarà riportato il nome del principio attivo “Metilesanamina”.
Si deve fare estrema attenzione nell’uso di integratori alimentari perché, nel caso di risultare positivi a un test anti-doping si subiranno sanzioni disciplinari, anche se l’assunzione della sostanza proibita è avvenuta accidentalmente ossia all’insaputa dell’atleta che lo ha assunto.
Uno studio della Victoria University in Australia svolto da Simon Outram e Bob Stewart ha analizzato le violazioni per doping avvenute in Australia, Inghilterra e Stati Uniti. È stato analizzato il periodo 2006 – 2013 grazie ai dati forniti da ASADA, UKAD e USADA ed è stato concluso che dal 6.4 al 8.8% di tutti gli incidenti avvenuti per doping son dovuti al consumo di integratori che non erano stati preventivamente testati doping free. Il problema maggiore è che questa percentuale aumenta col passare del tempo.
Nell’indagine condotta dal CIO su di un campione di 634 integratori alimentari provenienti da 13 Paesi diversi è risultato che il 15% dei prodotti erano contaminati da sostanze proibite non dichiarate in etichetta, mentre il dato relativo alle contaminazione degli integratori provenienti da UK e USA è stato del 19% non un 10% possibile presenza di steroidi anabolizzanti.
Cosa fare se devo assumere un integratore alimentare?
Viste le conseguenze disciplinari a cui si può andare incontro nel caso in cui si violino le regole antidoping, dovreste essere a conoscenza del contenuto della Lista delle Sostanze Vietate e prima di prendere qualsiasi farmaco o integratore alimentare, dovreste consultare il vostro medico di squadra o la vostra Organizzazione Nazionale Antidoping (ONAD).
La lista WADA (Agenzia Mondiale Anti Doping) delle sostanze vietate è un elenco delle sostanze e metodi proibiti durante la pratica sportiva.
L’assunzione di alcune delle sostanze che figurano nell’elenco è sempre vietata, (sia durante una competizione che in altri momenti) mentre l’assunzione di altre è vietata solo durante una competizione. I metodi riportati nell’elenco sono vietati in ogni momento. La lista è pubblicata dall’Agenzia Mondiale Antidoping (https://www.wada-ama.org/) ed è aggiornata ogni anno. Tieni sotto controllo la lista WADA delle sostanze dopanti.
Qual è la responsabilità di ogni atleta rispetto alla Lista WADA delle Sostanze Vietate?
Le pratiche dopanti non solo fanno venire meno il principio basilare di lealtà sportiva su cui si fonda lo sport, ma fanno venire meno un altro principio basilare per chiunque pratica sport, a qualsiasi livello, ossia il rispetto del proprio fisico.
È dovere di ogni atleta amatoriale o professionista assicurarsi di non assumere le sostanze dopanti e che non si usi alcun metodo proibito (ex: autoemotrasfusione). Di conseguenza, non è necessario che sia dimostrato, al fine di stabilire una violazione delle regole antidoping per l’uso di una sostanza o metodo vietato, l’intento, la colpa, la negligenza o l’uso consapevole da parte del giocatore.”
Le sostanze dopanti sono normalmente contenute all’interno dei farmaci e degli studi hanno dimostrato che molti integratori alimentari sono da esse contaminati. In questo caso si parla di contaminazione accidentale delle materie prime o dei lotti di produzione. Il fenomeno è in crescita a causa della mancata tracciabilità di filiera di molti integratori per lo sport che provengono da Cina, India ma anche USA ovvero laddove la normativa permette alle aziende la libera vendita nei negozi di integratori di prodotti contente sostanze attive con effetti dopanti.
È quindi necessario prestare particolare attenzione nel caso in cui ci si ammali o si decida di utilizzare degli integratori alimentari, in questo caso è utile assumere integratori certificati doping free ossia integratori per lo sport che sono stati testati da un laboratorio anti doping.
Chi è responsabile per l’assunzione di un integratore alimentare?
Tutti gli atleti devono essere pro attivi nel chiedere informazioni su ciò che viene a loro somministrato, in modo da non compromettere la propria carriera sportiva.
Se hai una domanda da porre: CHIEDI!
Se non sei sicuro al 100% sulla composizione di delle sostanze che stai per assumere o non sai se si tratti di una sostanza proibita o meno: NON ASSUMERLA!
Solo gli atleti che partecipano alle Olimpiadi sono soggetti ai controlli anti-doping?
Molte nazioni e molte Federazioni Sportive hanno elaborato programmi antidoping. Ciò significa che chiunque faccia parte di una squadra nazionale può essere sottoposto a controlli anti-doping, durante una competizione, a casa propria o sul campo di allenamento.
Se un integratore alimentare è venduto in farmacia, significa che è lecito assumerlo anche per gli atleti?
L’assunzione di integratori e/o di ogni altra sostanza avviene sempre a proprio rischio. Molti integratori contengono sostanze proibite. Poiché in molti paesi l’industria degli integratori alimentari non è regolamentata, è importante essere pienamente coscienti di quello che il prodotto contiene.
In questo cosa è utile assumere integratori certificati doping free, ossia, integratori per lo sport che sono stati testati da un laboratorio anti doping. È opportuno richiedere sempre una copia del referto anti doping relativo all’analisi doping free di ogni lotto di produzione.
Si violano le norme Anti-Doping consumando un integratore alimentare che è contaminato con una sostanza proibita?
In virtù del principio di responsabilità, un atleta è sempre responsabile per qualsiasi sostanza proibita che si trova nel suo corpo.
Una violazione delle norme anti-doping si verifica anche quando non c’è intenzione di utilizzare una sostanza proibita o sulla base del livello di precauzione presa.
Bisogna sempre stare attenti con qualsiasi sostanza che si assume, anche il cibo (soprattutto carne in alcuni paesi), o integratori alimentari.
Che cos’è la NADO, Organizzazione Nazionale Antidoping?
La NADO Italia è l’organizzazione nazionale antidoping, derivazione funzionale della Agenzia Mondiale Antidoping (World Anti-Doping Agency), e ha la responsabilità esclusiva in materia di adozione ed applicazione delle norme in Conformità al Codice Mondiale Antidoping (Codice WADA) del quale è parte firmataria.
Ai fini dell’esecuzione dei controlli antidoping, durante la competizione e al di fuori della competizione, NADO Italia si avvale degli Ispettori Medici DCO/BCO qualificati dalla Federazione Medico Sportiva Italiana (FMSI) nonché, per le analisi dei campioni, del Laboratorio Antidoping di Roma, accreditato dalla WADA sul territorio nazionale, ovvero di altri Laboratori accreditati dalla WADA.