Partita dalla pallavolo, arrivando sino alla Serie C, per passare alla pesistica e poi al Muay Thai. Tutto questo prima di conoscere, “quasi come un’illuminazione”, il CrossFit. Stefania Denurra, 29 anni da Bonorva, (un comune italiano di 3.549 abitanti della provincia di Sassari, in Sardegna), ha fatto della sua passione anche il suo lavoro e il suo Box di successo, "CrossFit Amsicora", a Sassari ne è la prova. Una giornata, la sua, che inizia alle sette del mattino con il primo corso e si conclude, tra allenamenti e altre lezioni, alle dieci di sera. Una grande atleta e anche un’imprenditrice, ma prima di tutto una persona appassionata della vita, del suo lavoro e delle sue molteplici passioni; tra queste, anche una vena artistica come grafico pubblicitario. Insomma un personaggio da scoprire in questa intervista, fatta alla vigilia della sua partenza per Londra dove, in squadra con Riccardo Donati, parteciperà anche lei alla “Super Team Cup”. Nuovo importante elemento che si unisce al Team GJAV, ecco la sua visione del CrossFit tra amici, lavoro e passioni.
Ciao Stefania, grazie per questa intervista!
Stefania Denurra e il CrossFit. Una passione nata per caso o voluta sin dal principio?
Sono da sempre stata un’amante e praticante di sport sin da quando avevo 5 anni. Ho sempre fatto pallavolo arrivando sino alla Serie C, contemporaneamente ho praticato anche sala pesi e prima di avvicinarmi al CrossFit facevo Muay Thai: sport di testa e tanta disciplina. Forse ancora non ero soddisfatta, chiedevo di più a me stessa. Così è arrivato il CrossFit quasi come un'illuminazione. Ho iniziato con l'intento di crearmi una solida preparazione fisica per le arti marziali ma poi forse un po' per caso è diventato lo sport della mia vita.
Sappiamo che una delle tue grandi passioni sportive è la Pesistica; che in fondo è anche una delle discipline del CrossFit. Si posso portare avanti efficacemente questi due sport o uno è semplicemente funzionale per l’altro e viceversa?
Una componente essenziale del CrossFit è sicuramente la pesistica e comprenderne, studiarne e applicarne la tecnica con costante allenamento è sicuramente uno dei modi migliori per ottenere risultati anche nel CrossFit. Porto avanti i due tipi di allenamento che sì, possono essere complementari, ma se si vogliono portare a casa risultati nel sollevamento pesi bisogna dedicare parte del tempo solo a quello, soprattutto durante la preparazione di gare importanti. La preparazione per una gara di pesistica è completamente diversa da quella per una gara di CrossFit; nella pesistica l'allenamento si concentra maggiormente sulla tecnica e forza piuttosto che sul metabolico, si lavora sui massimali portando all'estremo (delle proprie possibilità) i carichi di peso nelle fasi di allenamento. La preparazione a una gara di pesistica è certosina in tutti suoi aspetti, compresa l'alimentazione, in linea anche con il calo peso prima di una competizione che richiede la perfetta armonia tra fisico e testa.
Quali sono statati i tuoi migliori risultati ottenuti fin qui sia nel sollevamento pesi sia nel CrossFit?
I migliori risultati sono quelli che ottengo ogni giorno quando riesco a fare qualcosa in più, quando supero ogni ostacolo tecnico, fisico o mentale, quando faccio un nuovo PR, quando un mio allievo impara qualcosa di nuovo e a sua volta si supera e si migliora, per me i loro sono PR anche miei. I risultati riconosciuti sono invece, per la Pesistica: il bronzo nella Coppa Italia dopo il nome di due Olimpiche e la partecipazione ai campionati italiani qualificandomi al quinto posto. Per il CrossFit: i migliori risultati li sto avendo ora che mi sono rimessa in gioco dopo un lungo stop e sono quelli che derivano dalle qualificazioni ad ogni gara in cui do il massimo.
Cosa pensi che manchi agli atleti italiani per competere ad altissimi livelli internazionali nel CrossFit?
La concorrenza è spietata a livello internazionale. Agli atleti italiani penso che manchi solo tanta esperienza per raggiungere il calibro di molti atleti che fanno CrossFit anche da molto più tempo, essendo comunque uno sport ancora giovane in Italia.
Una cosa che cancelleresti dal CrossFit italiano e una che terresti.
Cancellerei la mancanza di umiltà, in certi casi, di molti atleti italiani che si sentono già arrivati, i più forti, cosa invece che non percepisco nel modo di affrontare le gare dei competitors degli altri Paesi. Terrei invece lo spirito di "community" che si crea tra atleti, dilettanti o professionisti, che si sentono subito accolti in questa grande famiglia. Ci conosciamo tutti, o quasi. Dal nord al sud (isole comprese ovviamente) l'entusiasmo è lo stesso: è quello tipico di questa bella famiglia.
Atleta ma anche allenatrice. Molti CrossFitter fanno entrambe le cose. “Solo” passione o concreta prospettiva di lavoro per il futuro?
Posso dire di aver fatto di una mia passione anche il mio lavoro. Sono atleta e allenatrice, ma mi occupo oltre alla gestione del mio box CrossFit anche di un'altra palestra in cui si tengono altri corsi come il funzionale, pilates e arti marziali con personale altamente qualificato. Quindi sí, vedo nel CrossFit, nell'allenamento e nella gestione amministrativa delle palestre una, mi auguro rosea, prospettiva lavorativa anche per il futuro.
Un errore che un coach di CrossFit non dovrebbe mai commettere con i suoi allievi?
L'errore più grande da coach sarebbe non riuscire a trasmette la passione e l'energia che guidano me e che vorrei fosse la stessa anche per loro. Un errore sarebbe anche pensare di poter brillare solo di luce propria. Ogni mio traguardo lo devo anche ad ogni loro traguardo. Il mio obiettivo è insegnare ma soprattutto trasmettere passione e modo di vivere.
Quante ore al giorno passi nel tuo Box e come dividi i tuoi allenamenti?
Passo parecchio tempo nel mio box. Il primo corso inizia alle 7AM, l'ultimo conclude alle 10 Pm. Seguo ogni giorno circa cinque/sei corsi a cui aggiungo i miei allenamenti di pesistica, CrossFit e ginnastica artistica. Ci tengo particolarmente a menzionare il mio grandissimo allenatore e mentore di pesistica: Signor Peppino Tanti, 78 anni di grinta, passione vera e vittorie (plurimedagliato olimpico). Tre volte a settimana è lui a dare inizio alle mie giornate con determinazione, impegno, tecnica e energia che è per me impossibile trovare altrove di così alta qualità.
Solo 100% sport o c’è anche altro. Oggi Stefania Denurra è anche…?
No, non solo sport. Stefania Denurra è, ed è sempre stata un'amante della vita, delle uscite con gli amici, dei viaggi. Amo tantissimo viaggiare, motivo anche per il quale spesso partecipo a gare "fuori porta": conoscere nuovi posti, nuove persone e fare una breve vacanza. Appena posso stacco anche solo per un weekend e parto. La mia altra passione, in cui sono specializzata, è la grafica pubblicitaria, che è stata il mio lavoro per più di nove anni al fianco di grossi marchi. Amo quindi creare, ideare, inventare qualcosa di nuovo. A tutto ciò aggiungo la completa gestione del mio box "CrossFit Amsicora" a Sassari e della palestra nel mio paese nativo Bonorva a 55 km dal box.
Dovendo dare una priorità tra forza, resistenze, agilità e coordinazione. Cosa pensi sia meglio sviluppare come per prima cosa nel CrossFit?
Per me la priorità assoluta è la tecnica. Amo vedere le cose belle, amo il bello e solo la tecnica può rendere un esercizio pulito e perfetto. Forza, resistenza, agilità e coordinazione vengono dopo ma solo dopo una buona tecnica. Solo dopo si può procedere con l'aumento dei carichi e il condizionamento metabolico. Per la tecnica di pesistica e ginnastica artistica sono seguita rispettivamente da Sign. Peppino, che è colui che inoltre mi insegna il miglior modo di approcciami allo sport, e Luca, preparatore di ginnastica artistica anche in nazionale.
Tu segui un regime alimentare specifico?
Amo mangiare bene ma soprattutto amo mangiare e chi mi conosce lo sa (a cena finisco io i piatti di tutti). Seguo principalmente la dieta mediterranea introducendo il giusto apporto di carboidrati proteine e grassi. Non amo le schifezze ma ho un debole per i dolci, non dirò mai di no a un gelato ma cerco il più possibile di controllarmi.
Tra pochi giorni, a Londra, sarai una delle protagoniste nella “Super Team Cup”. Sei carica per questo importante appuntamento?
Hahahahhaa, protagonista è una parola troppo esagerata. Comunque si, tra pochi giorni sarò a Londra, settimana prossima a Cipro e dopo avrò la qualificazione ai campionati assoluti di pesistica. Sono in forma ma il mio obiettivo è come sempre divertirmi, condividere queste esperienze. Il miglior modo per divertirsi e vivere una gara a 360 gradi é mantenere l'ansia il più lontano possibile. Ora il mio nome è affiancato a quello di un big come Riccardo Donati, uno dei migliori se non il migliore atleta italiano a mio avviso e spero di essere un minimo all'altezza di questo accostamento al suo nome.
Quali sono gli obiettivi per te e il tuo team? Puoi darci un pronostico?
Gli obiettivi per me ed il mio team sono quelli di fare bene e fare sempre meglio. "Andremo come dei bisonti"
Ritieni che il CrossFit sia uno sport individuale o da fare in squadra? Tu cosa preferisci?
Il CrossFit è squadra dal momento che spesso è fondamentale il sostegno e il lavoro del compagno per lottare e raggiungere un risultato che è in parte collettivo, in parte individuale. Ma il CrossFit è individuale quando ti mette davanti alle tue paure, difficoltà, ostacoli, davanti anche a solo kg in più da sollevare o pull-up corretto da eseguire. Il CrossFit è mettersi ogni giorno alla prova con se stessi prima che con gli altri; e in questo i nostri migliori amici e peggiori nemici siamo solo noi stessi, in questo siamo soli. Quando siamo in grado di superare noi stessi siamo poi in grado di superare anche gli altri o aiutare la nostra squadra. Spesso il sostegno della squadra è fondamentale quando individualmente crolliamo.
Quali sono i tuoi obiettivi agonistici a breve e lungo termine?
Gli obiettivi imminenti sono tre: la gara a squadre a Londra con Riccardo Donati, Carlotta Righi, Davide Gaito e Luca Spataro, la gara in Grecia, Cyprus Throwdown la settimana dopo, dove porterò anche alcuni dei miei ragazzi del mio box e importantissima la qualificazione ai campionati assoluti di sollevamento pesi la settimana successiva. Tra questi impegni agonistici un altro è la qualificazione per "Fall Series 2015" di dicembre. Per ora questi, in futuro si vedrà. Ogni esperienza è un enorme insegnamento e sprono al miglioramento continuo.
Da poco sei diventata testimonial del brand GJAV. Contenta di questa sponsorizzazione?
Sono stata contentissima per questa sponsorizzazione da parte della "GJAV" e spero di non deludere le loro aspettative. Ho sempre sentito parlar bene della "GJAV" anche a Riccardo, in questa settimana ho introdotto anche io questa integrazione e mi trovo già bene. Con l'aiuto di Jacopo Zuffi che mi segue in tutti i passaggi e Alberto Basalù, penso che vengano fuori dei buoni risultati e una buona collaborazione con la "GJAV".
Ok Stefania grazie mille per questa intervista e in bocca al lupo per tutto!
Crepi il Lupo e grazie mille a voi!!!