Il Teff Africano cereale antico etiope, noto anche come Estate lovegrass (eragrostis TEF), conosciuto solo in Etiopia fino a poco tempo fa.
Il suo nome deriva dalla parola 'amarico' 'teffa' (perdita) che sottolinea la sua piccolezza e quindi la facilità nell’essere disperso. Il Teff è il più piccolo tra tutti i cereali misura 1.5 mm di lunghezza e 1 mm di diametro.
Il Teff Africano è un cereale proprio dell'Etiopia e dell'Eritrea, dove viene tradizionalmente coltivato e utilizzato nell'alimentazione umana. Ora viene coltivato anche in altre zone dell'Africa. Il seme di teff è simile a quello del miglio anche se più piccolo. Con un pugno di questi si può seminare un intero campo. Con il Teff Africano si fa una specie di pane spugnoso, tipo focaccia, lo injera. La sua preparazione richiede diversi giorni di fermentazione che rende la pietanza leggermente acida. Il teff è un buon apportatore di carboidrati complessi (amido), di fibre, di calcio e di ferro facilmente assorbibili.
Origine del Teff Africano
I ricercatori hanno stimato che l’origine del Teff Africano risalga a 4000 anni fa. Testimonianze dimostrano che il Teff è stato coltivato in Etiopia tra il 4000 e il 1000 aC e tuttora è il cereale più importante nella dieta Etiopica.
Nei tempi antichi l'impero Etiopico si estendeva nel Nord Africa orientale. Anche i faraoni egiziani avevano capito il valore di questo piccolo granello che racchiude in esso tanto nutrimento. All’interno di alcune piramidi sono stati trovati chicchi di questo cereale .
Il Teff Africano cresce in alture tra i 1800 e 2500 m, grosse coltivazioni sono presenti in Etiopia, Kenya, Sud Africa, Eritrea, in questi anni sta diventando popolare come la quinoa e il farro.
I grani di Teff Africano possono essere conservati in un luogo fresco e asciutto, in contenitori ermeticamente chiusi. La farina può essere conservata in vetro ben chiuso, ceramica, o un contenitore di legno fino a 2 anni anche in un luogo fresco e asciutto.
Il tipo più pregiato e apprezzato era inizialmente quello di colore bianco, un tempo utilizzato solo dalla nobiltà e dai re, in seguito il suo utilizzo si diffuse anche tra la gente comune. Negli anni la sua popolarità è stata raggiunta dal Teff ROSSO, una varietà più scura con una maggiore consistenza aromatica dal gusto più intenso rispetto al Teff Africano BIANCO. La diffusione del Teff Africano è avvenuta quando la ricerca scientifica ha dichiarato che questo il risulta essere più nutriente tra le varie tipologie di granaglie. Questa specie di cereale detiene il primato per il maggior contenuto di minerali di ferro, calcio, fosforo e vitamine, inoltre, possiede anche la più alta quantità di aminoacidi e proteine di elevata qualità.
Valori nutritivi del Teff Africano
La principale caratteristica del Teff Africano è quella di essere 100% privo di glutine.
Circa il 2% della popolazione europea é intollerante al glutine, quindi il Teff può offrire un grande aiuto a favore di chi soffre di celiachia, diventando così un’ottima alternativa ai prodotti esistenti, molto nutriente e gustosa.
Il Teff Africano è uno dei cereali più nutrienti e digeribili al mondo da sempre é conosciuto per contenere elevate quantità di ferro. La ricerca più recente sta dimostrando che ha molte altre sostanze nutritive importanti e può contenere fino al 14% di proteine, 84% di carboidrati complessi, 2% di grassi, inoltre, è molto ricco di aminoacidi essenziali.
Come tutti i cereali anche il Teff Africano fornisce prevalentemente un apporto di carboidrati complessi (amido), inoltre, contiene un'importante percentuale di proteine e può annoverare tra le sue proprietà un eccellente assortimento di 8 aminoacidi essenziali.
I suoi minuscoli e saporiti semi lo rendono il cereale cinque volte più ricco di potassio, calcio, fosforo e di una tipologia di ferro facilmente assimilabile, utile a chi desidera aumentare le prestazioni sportive. Il Teff detiene, anche la più alta quantità di lisina e tiamina rispetto a orzo, frumento e a qualsiasi altro grano.
Poiché questo grano è così piccolo da non poter essere mondato o trasformato in alcun modo, la farina contiene ogni parte del suo seme tra cui la crusca, le angiosperme, e il germe che ha la più alta quantità di fibra tra i cereali. Altri studi scientifici dimostrano che il Teff Africano stimola la flora del colon (azione probiobitica).
Questa fibra grazie ai suoi valori proteico nutrizionali e alla sua alta digeribilità sta diventando una componente fondamentale della dieta degli atleti e mescolato altri alimenti il Teff è diffuso negli alimenti per bambini.
Come mangiare il Teff Africano
In Etiopia da sempre il Teff Africano è uno dei prodotti principali e viene trasformato principalmente in un pane piatto tipo piadina noto come “Injera” fermentato spugnoso e leggermente acidulo; questa preparazione richiede 3 giorni. Il processo di fermentazione aumenta il suo contenuto nutrizionale.
Il Teff Africano trova molteplici altri impieghi soprattutto nei prodotti da forno, infatti, può essere usato per fare pane, pizza, crackers, gallette, grissini, biscotti, muffin, pancake, waffle, vari dolci, zuppe, porridge, ecc.
Con il Teff Africano si fa una specie di pane spugnoso, tipo focaccia, lo injera. La sua preparazione richiede diversi giorni di fermentazione che rende la pietanza leggermente acida. Il teff è un buon apportatore di carboidrati complessi (amido), di fibre, di calcio e di ferro facilmente assorbibili.