L'equilibrio acido base influenza la salute.
Il ruolo degli alimenti assunti quotidianamente è determinate per lo stato di salute e di benessere di uno sportivo. La considerazione da fare è inerente il carico acido o alcalino che gli alimenti assunti sviluppano nell'organismo piuttosto che il solo valore energetico o nutrititvo. Gli alimenti vegono classificati in acidificanti o alcalinizzanti in base all'azione che questi esercitano sull'organismo e non in base alla propria acidità o alcalinità (ph).
Il PRAL è la misura del potenziale di acidosi renale, ossia l'algoritmo che ci fornisce la misura dell'acidità o meno di una data sostanza. E' necessario ribadire che alimenti con pH basso, come l'uva o il succo di limone sono alcalinizzanti perché dopo essere stati metabolizzati forniscono all'organismo un surplus di minerali citrati alcalini.
Gli alimenti vengono classificati nella scala del PRAL a seconda del loro residuo minerale, e per tanto il PRAL è negativo in presenza di sali alaclinizzanti ( magnesio, potassio, calcio, sodio e ferro) mentre il PRAL diventa postivo (male!) in presenza di sostanze acide come i cloro, il fosforo, lo zolfo, il fluoro, lo iodio ed il silicio.
Alimenti acidificanti PRAL positivo
Tra gli alimenti di uso comune che hanno un azione acidificante (pH inferiore a 4) ci sono le bevande zuccherate, il caffe, i formaggi stagionati, l'alcool, i cereali e le farine, la pasta, il pane, i lattcini pastorizzati, i formaggi stagionati. Lo stesso vale per la carne animale, la quale è ricca di acido urico, di purine e di basi azotate oltre che di collagene e grassi saturi.
Se nella dieta è presente la carne è opportuno abbinare un quantitiativo superiore di fibre e di vegetali che apportano minerali alcalini.
Alimenti alcalinizzanti PRAL negativo
Frutta in genere (tranne arance, kiwi, albicocche, ananas, rabarbaro), mandorle, sesamo, uva e frutta secca, ortaggi e verdure, frutta fresca ben matura, legumi freschi e secchi germogliati.
Di seguito, qualche regola di base per mangiare equilibrato dal punto di vista acido/basico:
Un pasto dovrebbe sempre contenere alimenti alcalini; Una grande porzione di verdura ed un insalata in abbianmento ad una porzione di proteine (uova, pesce o carne).
Il pasto dovrebbe essere maggiormente alcalinizzante. Così, le basi necessarie per contrastare gli acidi sono già presenti nel pasto e non devono provenire dei tessuti.
Considerazioni generali su equilibrio acido base
L’ambiente acido o basico è la situazione in cui vivono tutti gli organismi viventi ed è il risultato di una serie di reazioni chimico-fisiche influenzate da fattori esterni (cibo, stress, temperatura, ecc.) ed interni.
Dunque, tutte le reazioni all'interno del nostro organismo, che definiscono le condizioni essenziali di un ambiente in cui la "vita" sia possibile, si svolgono nell'ambito di determinati valori e tra questi il più importante è il rapporto acido/basico.
L’equilibrio acido-base è un meccanismo di compensazione metabolica che coinvolge tutti i sistemi cellulari e che permette all'organismo di un essere vivente di mantenere in equilibrio le funzioni vitali quali la respirazione, la digestione e la depurazione. Tutte le reazioni metaboliche si sviluppano in una cellula (nel nucelo e nel citosol) e nei fluidi extracellulari si svolgono nell'ambito di determinati parametri chimico-fisici (temperatura, concentrazione, pH etc) e tra questi il più importante è il rapporto acido/basico.
L'equilibrio acido base: La scala del pH
Il pH è la scala di misurazione degli idrogenioni di una sostanza, e serve a capire se questa è acida o basica (alcalina). Il pH esprime il potenziale idrogeno di una data sostanza o soluzione e per tanto ai valori più alti determina una liberazione di ioni idrogeno (7-14) mentre ai valori bassi determina un valore negativo di ioni idrogeno. I liquidi sono acidi quando hanno un pH compreso da 0 e 7,06 , sono neutri quando hanno un il pH è uguale a 7,07 e sono alcalini, quando il pH è compreso tra 7,08 e 14,14.
Nell'organismo umano ci sono dei valori standard di riferimento per la saliva, il sangue, lo stomaco, l'intestino, il colon, la pelle, le urine etc.
Tra questi valori quello che in assoluto è il più stabile è relativo al pH del sangue, che di norma è leggermente alcalino ed è molto stabile ( pH 7,35-7,43) grazie alle riserve alcaline del corpo che sono usate per tamponare l’acidità.
I limiti di compatibilità con la vita sono 7,0 e 7,8, quindi il nostro organismo si comporta come una macchina perfetta che modifica il ph di altri comparti (ossa, urine, liquidi extracellulari) al fine di mantenre stabile il ph del sangue.
Nelle attuale condizioni socio-ambientali la maggior parte delle persone presenta una condizione di costante infiammazione associata da un acidosi metabolica, causata da uno stile di vita errato (troppa attività fiisca o poco movimento), da un alimentazione ricca di alimenti proteici ad alto tenore di acidi, il fumo, il caffè le bevande zuccherate o light sono ricche di acidi (acido ortofosforico, acido malico, acido tartarico). Il copro deve sopperire a questa situazione cercando di contrastare questa tendenza acidificante mediante l'escrezione degli acidi pesanti attraverso la pelle, la respirazione (pomoni) ed i reni (urine), modificando il pattern della flora batterica intestinale, consumando sali minerali bicarbonati, presenti nella matrice ossea, al fine di tamponare l'acidosi del sangue.
E' facile intuire qche questi sistemi tampone hanno una limitata efficacia se vengono protratti nel tempo e con l'aumentare degli anni i sistemi peggiorano a danno della salute.
Il peggioramento dello stato di salute avviene a causa di un generale rallentamento del metabolismo, associato ad un processo infiammatorio cronico e latente a carica di organi ed apparati (muscoli, articolazioni, ossa, denti ed organi). Ad esempio fenomeni noti come l'osteoporosi e la perdita di densità ossea sono correlati non tanto all'apporto di calcio alimentare nella dieta quanto alla necessità dell'organismo di tamponare l'acidosi che si svilippa nel sangue attingendo alle riserve di bicarbonato di calcio, presenti nelle ossa.
Per verificare se il nostro stile di vita pregiudica la salute è opportuno misurare il grado di acidità del nostro organismo, prendendo in considerazione il pH delle urine, determinando cosi il grado di acidità delle stesse. Il valore dovrebbe muoversi all'interno di un range che va da 4,5 a 9, tuttavia per mantenere un buono stato di salute è opportuno ch eil pH sia leggermente alcalino.
Quando il pH è inferiore a 7,0, cioè acido, è necessario seguire una terapia per riportare l’equilibrio, cercando di capire per quali motivi si è creato lo squilibro.
La pelle è un importane strumento di drenaggio, il sudore è un modo di eliminare gli acidi non volatili (0.8 litro/gg).
I polmoni hanno la funzione di intervenire immediatamente attraverso una variazione della ventilazione per modificare la velocità di rimozione dell’anidride carbonica chiamato pure acido carbonico. I polmoni trattano gli acidi volatili, cioè acido carbonico, acido citrico, acido ossalico, acido lattico ed acido piruvico. Derivano dal catabolismo dei carboidrati e delle proteine vegetali. Una respirazione profonda alcalinizza l’organismo.
I reni invece provvedono ad eliminare con le urine una maggior quantità di acidi o di alcali (1.5 lirro/giorno), in tempi meno rapidi. I reni trattano gli acidi non volatili, cioè acido ureico, acido solforico, acido fosforico. Derivano principalmente dalla degradazione metabolica delle proteine di origine animale.
I reni hanno una capacità di drenaggio quotidiana. Siccome il sangue non può tolerare molti acidi, gli acidi che non vengono eliminati si depositano nei nostri tessuti, che ne possono essere colmi al punto di creare le condizioni per innescare i disturbi sotto elencati.
I reni sono indispensabili alla vita perché servono a mantenere costante la composizione chimica del sangue, regolano il bilancio dei liquidi del nostro corpo, intervengono nella regolazione della pressione arteriosa, stimolano la produzione dei globuli rossi da parte del midollo osseo e sovrintendono al metabolismo dell’osso.
Per fare questo lavoro i reni filtrano ogni giorno circa 180 litri di sangue ed eliminano, attraverso l’urina, le sostanze di “scarto” prodotte dal nostro metabolismo.
I segnali di un metabolismo acido!
Come possiamo sapere se l’equilibrio acido-base è alterato?
difficoltà di digestione, acidità nello stomaco con rigurgito, mal di pancia, dolori muscolari, crampi, afte, eczema, orticaria, rossori gengive che sanguinano, infiammazione delle gengive unghie deboli caduta dei capelli, pelle secca, eccesso di sudore carie infiammazioni respiratorie abbassamento delle difese immunitarie rottura di ossa, osteoporosi, reumatismi sciatica
L'equilibrio acido base : Il ricambio cellulare
Tutte le nostre cellule (circa 70 miliardi) hanno una durata di vita ben precisa. Le cellule del sangue, per esempio, vivono 4 mesi prima di essere sostituite da nuove cellule. La cellula dei nostri tessuti molli ha una durata di vita tra 6 e 8 mesi. Infine, le nostre cellule ossee vivono circa un anno.
Ad ogni secondo di ogni minuto di ogni giorno, vecchie cellule muoiono e nuove cellule nascono. E’ normale. Questo processo viene chiamato apoptosi.
Quindi, nel ricambio cellulare, che avviene incessantemente nel nostro organismo, le cellule vecchie o degradate vengono distrutte ed eliminate.
E’ proprio il turn over cellulare ossia la distruzione del nucleo di tali cellule che, dopo vari passaggi, crea un certo acido chiamato urico o ammoniaca.
L'equilibrio acido base : La psiche e le reazioni acido-base
Lo stress, l'ansia, il nervosismo ed in generale i problemi relazionali acidificano. Praticare attività fisica a medio ed alto impatto cardiovascolare rilascia molto acido lattico e per tanto acidifica l'organismo. E' noto che fin tanto che i livelli di acido lattico plasmatico e muscoalre non si riduconoil recupero e la prestazione vegono compromessi. Gli integratori alimentari di sali mienrali alcalinizzanti, magnesio, potassio, calcio nelle forme di citrati e bicarbonati esplicano una marcata azione alcalinizzante e sono per tanto idonei nel post allenamento al fine di ripristinare le scorte alcaline dell'organismo. Nel mentre che sono assunte queste sostanze aiutano i tessuti ed eliminare le scorie acide (lattato/acido lattico) e possono contriibuire a migliorare l'assorbimenti degli aminoacidi essenziali per migliorare il trofismo e la massa muscolare, danneggiata con l'allenamento.
Il nostro organismo mentre il pensiero positivo, l'amore e la felicità sono fattori alcalinizzanti.
Tratto da: Carol Bourg Naturopatia ad indirizo psicosomatico Roma