L’infiammazione così detta silente è un fenomeno che si instaura nel tempo, grazie alla compresenza di alcuni fattori quali lo stress da lavoro fisico, lo stress nervoso, l'alterazione del ritmo sonno-veglia, l'esposizione ad elementi tossici ambientali ed inquinamento danno sicuramente il loro contributo ma l’elemento centrale che innesca questo processo patologico è rappresentato sicuramente dall’alimentazione, in particolare quella occidentale.
Gli squilibri alimentari, l'eccessivo apporto di zuccheri, uno sbilanciamento del carico glicemico e l'assunzione di alimenti obesogeni (olio di palma, sciroppo di fruttosio-glucosio, grassi idrogenati, farine ad alto indice glicemico ricche di glutine) favoriscono l’aumento di peso (sindrome e sovrappeso) , il quale a sua volta induce la comparsa dell’infiammazione cronica; la presenza di infiammazione, come in un circolo vizioso, favorisce l’obesità e determina l’aumentato rischio cardiovascolare.
La maggior parte degli scienziati e degli operatori sanitari ritengono che sia grazie alle proprietà antinfiammatorie che l’olio di pesce, ricco di omega 3 è in grado di fornire così tanti benefici per la salute, in particolare relativamente a: cuore, cervello, articolazioni, derma, sistema immunitario, vista ed apparato digerente.
Omega 3 ed evoluzione dell’alimentazione umana
Il ruolo dei lipidi (acidi grassi e oli) nell'alimentazione umana è un argomento piuttosto discusso. Certo è il fatto che nelle popolazioni occidentali il rapporto di assunzione tra grassi saturi e grassi polinsaturi è raddoppiato.
In oltre il rapporto tra gli Omega 6 che possono causare infiammazioni metaboliche e gli Omega 3 che hanno specifiche proprietà anti-infiammatorie si è ampliato. Secondo molti studiosi un tempo il rapporto tra Omega 6 e Omega 3 era 5:1 mentre ora nella dieta occidentale il rapporto è 20:1 in favore degli Omega-6.
La classe medica e gli scienziati sono dell'idea che questo cambiamento sia responsabile di molte delle cosiddette malattie occidentali ossia sindrome X, diabete, cardiovasculopatie, ipertensione ed ictus.
L'insorgenza quindi di un infiammazione metabolica ossia di uno stato infiammatorio è la più diretta conseguenza del cambiamento nel rapporto tra Omega 6 e Omega3.
Questa condizione è determinante e dello stato pro-infiammatorio che ne consegue, è facile comprendere l’aumento di disturbi infiammatori cronici come le malattie cardiache, l’artrite, la psoriasi, le allergie, l’Alzheimer, e molte altre. Un incremento di venti volte della quantità degli Omega 6 che favoriscono le infiammazioni rispetto agli Omega-3 dalle proprietà anti-infiammatorie è destinato ad avere un impatto negativo.
Incrementare l'apporto di Omega 3 EPA DHA
Per ridurre le infiammazioni metaboliche è opportuno ridurre e di molto l'apporto di grassi Omega 6 e di incrementare l'assunzione di omega 3 sotto forma di ALA (acido alfa linolenico ) e soprattuto l'assunzione di alimenti e integratori con olio di pesce Omega 3 EPA e DHA. Fortunatamente oggi abbiamo più opzioni per includere l’olio di pesce Omega-3 nella nostra dieta.
Benefici derivanti dall'assunzione di Omega 3 EPA DHA
In letteratura ci sono moltissimi studi che supportano il ruolo metabolico relativamente all'assunzione di integratori con olio di pesce Omega 3 EPA e DHA e più precisamente:
- Miglioramento del trasporto di ossigeno e nutrienti a livello cellulare
- Protezione delle pareti dei vasi sanguigni
- Incremento del colesterolo HDL e riduzione del colesterolo cattivo (LDL)
- Un aiuto nel mantenere le normali funzioni cardiache
- Azione anti-infiammatoria su processi artosici
- Effetti positivi sullo sviluppo, il mantenimento e le prestazioni del nostro cervello, della vista e dei nervi
Integratori di olio di pesce Omega 3 EPA DHA
Gli Omega 3 sono definiti dal punto di vista biochimico acidi grassi polinsaturi in quanto hanno il loro primo doppio legame nella posizione 3 della loro molecola. Da un punto di vista pratico gli Omega 3 sono acidi grassi essenziali per garantire la vita del nostro organismo. In quanto sostanze essenziali il loro apporto è condizionato e limitato dalla dieta e dagli alimenti assunti. Sono essenziali perché i nostri corpi ne hanno bisogno per sopravvivere e sfortunatamente dal punto di vista evolutivo i nostri organismi non sono in grado di produrre gli acidi grassi Omega 3 da soli.
Olio di pesce Omega 3 titolato in EPA DHA
Sono stati condotti oltre 20.000 studi clinici che dimostrano gli effetti benefici degli acidi Omega 3 EPA e DHA.
L’EPA e il DHA giocano insieme un ruolo primario nello sviluppo delle nostre cellule, nella loro crescita e nel loro mantenimento.
I più importanti acidi grassi sono l’EPA (Acido Eicosapentaenoico) e il DHA (Acido Docosaesaenoico), così come il DPA (Acido Docosapentaenoico). Questi acidi grassi Omega-3 si trovano in abbondanza in pesci grassi come la sardina, l’acciuga, il salmone e lo sgombro.
Funzioni di EPA e DHA
L'acido eicosapentaenoico (EPA) e l'acido Docosaesaenoico (DHA) sono acidi grassi polinsaturi essenziali. EPA e DHA lavorano in sinergia per mantenere l'organismo in salute. Il DHA aiuta la struttura della membrana cellulare consentendone la normale crescita e lo sviluppo.
L’EPA agisce da una prospettiva fisiologica in quanto agente anti-ifiammatorio del nostro organismo. Insieme forniscono una gran quantità di salutari benefici durante tutto il corso della nostra vita.
Bilbliografia su Integratori di olio di pesce Omega 3 EPA DHA
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