Essere atleta richiede passione, dedizione e sacrificio. Nella disciplina sportiva è fondamentale la sinergia di tre elementi: allenamento, alimentazione ed integrazione.

Tre pilastri che, cuciti come un abito di alta sartoria, ad hoc sullo sportivo, promuovono le migliori performance e le più grandi soddisfazioni. Per migliorare la sfida con se stessi e raggiungere sempre nuovi obbiettivi è dunque fondamentale non lasciare le cose al caso, ed è proprio in questo ambito che il concetto di dieta (dal greco δίαιτα “stile di vita”), spesso dimenticato dall'atleta stesso, trova il suo più grande significato.

Tecniche di misurazione antropotrica nella pratica sportiva

L'alimentazione personalizzata ed equilibrata e l'idonea integrazione garantiscono il mantenimento di un buono stato di salute e di completo benessere a lungo tempo, fattori fondamentali per una florida carriera sportiva.

Le valutazioni antropometriche, oltre alla rilevazione di peso ed altezza, aiutano, non solo l'atleta ma anche il professionista dell'alimentazione ed il preparatore atletico, ad inquadrare meglio i parametri sui cui poter lavorare per migliorare la prestazione fisica e garantire un corretto apporto di nutrienti ad personam.

Ed ecco due delle più precise ed innovative tecniche di misurazione, che scardinano definitivamente la sola considerazione del BMI, ampliando la valutazione della composizione corporea in termini quantitativi e qualitativi, a cui ogni atleta non dovrebbe mai rinunciare:

1) Analisi Bioimpedenziometrica

La bioimpedenziometria o BIA è un esame indiretto non invasivo per la valutazione della composizione corporea che si avvale dell’utilizzo di elettrodi (1), Il principio su cui si basa la BIA è la bioimpedenza elettrica: si appongono quattro elettrodi sul corpo del soggetto, alle estremità degli arti superiori e inferiori, e si attiva una corrente elettrica alternata a basso voltaggio.

La bioimpedenziometria si basa sulla capacità del corpo di opporsi al passaggio di una corrente elettrica, attraverso due principi fisici: la resistenza e la reattanza.

La resistenza (Rz) è il principio secondo cui i tessuti contenenti acqua sono degli ottimi conduttori, al contrario del tessuto adiposo che non permette il passaggio di corrente, in quanto povero di acqua. La reattanza (Xc) considera la massa cellulare corporea come un condensatore. Le cellule possiedono una membrana che non conduce la corrente, al contrario del citoplasma interno che è un ottimo conduttore, costituito principalmente da acqua ed elettroliti (2).

Tramite l'esame Bia si eseguono stime quantitative di Massa Magra (FFM) e Massa Grassa (FM) ed una accurata analisi dello stato di idratazione misurando il contenuto di acqua corporea (TBW) e stimando, attraverso le formule più accreditate il metabolismo basale ed il peso ideale, valori fondamentali per determinare i giusti apporti energetici ed elaborare un piano nutrizionale personalizzato volto alla specifica attività sportiva.

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2) Analisi Adipometrica

L'Adipometro, invece, è il primo strumento di misurazione qualitativa che permette un'analisi accurata della composizione dei tessuti attraverso la tecnologia degli ultrasuoni. Si tratta di un ecografo monodimensionale ad ultrasuoni a 2,5 Mhz di frequenza, che raggiunge una profondità di tessuto di circa 10 cm, tramite il quale è possibile misurare in millimetri direttamente gli spessori di cute, grasso superficiale (SAT ), grasso profondo (DAT) e fasce muscolari.

Durante una seduta con adipometro il professionista è dunque in grado di distinguere una sezione muscolare tonica da una meno allenata, ciò permette di seguirne l’evoluzione nel tempo orientando il piano alimentare a secondo della tipologia di sport ed esigenze di prestazione, e di delineare il tessuto adiposo metabolicamente “inattivo” da uno “attivo” in cui lo strato si va assottigliando.

L'analisi adipometrica è una misurazione diretta che permette di dare risposte più utili ed immediate sull’efficacia dell’alimentazione/integrazione e dell’attività fisica proposta ad un paziente (3).

Articolo scritto dalla Dott.ssa Giulia Frontali. Biologa Nutrizionista abilitata, Laureata in Biologia e in Biologia della Salute. Esperta in Educazione alimentare e dietoterapia. Attualmente iscritta al Master di Alimentazione ed educazione alla Salute dell Università di Bologna presso la facoltà di Medicina e chirurgia.

 

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Bibliografia

(1) Khalil, Mohktar, Ibrahim 2014 (2) Cagnazzo 2009; Heymsfiled 2005; Rocco 2000 (3) https://www.enpab[.]it, Dott.ssa Tiziana Stallone Stratigrafie utilizzo e interpretazione dell'adipometro

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